I rilievi aerofotogrammetrici, spesso realizzati con l’ausilio di droni, sono una soluzione avanzata per acquisire dati del territorio o di superfici specifiche. Tuttavia, per ottenere un modello tridimensionale accurato, è essenziale utilizzare strumenti che permettano di ottenere un livello di precisione elevato. Tra questi, i target artificiali, o Ground Control Points (GCP), rivestono un ruolo fondamentale. I target artificiali sono punti di riferimento ben visibili posizionati a terra, il cui compito è garantire una calibrazione accurata delle immagini catturate dai droni. Vediamo più in dettaglio cosa sono e come funzionano.
Cosa sono i target artificiali
I target artificiali sono marker specifici che si posizionano in punti strategici dell’area da rilevare. Questi punti sono facilmente individuabili e riconoscibili sia dall’alto, grazie alla loro conformazione e colorazione ben definita, sia dai software utilizzati per l’elaborazione delle immagini. I target vengono misurati con precisione per poter essere inseriti nel sistema di coordinate geografiche, in modo che ogni punto risulti georeferenziato con accuratezza. La scelta dei punti dove posizionare i target non è casuale, ma segue criteri precisi che ne massimizzano l’efficacia.
La funzione dei Ground Control Points (GCP)
Il principale scopo dei Ground Control Points è garantire la corretta georeferenziazione e scalatura delle immagini. Quando il drone cattura le immagini dall’alto, queste non hanno automaticamente una scala precisa o un orientamento definito. Grazie ai GCP, il software può fare affidamento su punti noti e accurati che permettono di correggere eventuali distorsioni e di unire le immagini in un modello tridimensionale coerente. In pratica, i GCP forniscono un sistema di ancoraggio fisico che riduce al minimo le possibilità di errore nel rilievo, assicurando che il modello finale sia esattamente conforme alla realtà.
Quality Control Points (QCP): il controllo della qualità
Oltre ai Ground Control Points, si possono usare i Quality Control Points (QCP). Questi punti sono posizionati in aree strategiche e servono a verificare la qualità e la precisione del modello 3D una volta completato. I QCP permettono di effettuare un confronto tra le coordinate dei punti rilevati e quelle reali, misurando l’accuratezza del modello e individuando eventuali errori da correggere.
Tipologie di target e il loro posizionamento
Esistono diversi tipi di target artificiali, variabili per forma, materiale e dimensione. Alcuni dei più comuni includono dischi o piastre quadrate in materiali resistenti alle intemperie, dotati di colori forti e pattern geometrici come croci o cerchi concentrici, facilmente riconoscibili. Il posizionamento dei target avviene prima del rilievo: si sceglie un’area ampia e si dispongono i punti con una distribuzione che copra l’intera zona, in modo da offrire riferimenti affidabili su ogni lato del rilievo.
Il numero di target varia in base alle dimensioni dell’area, ma in generale, per garantire una buona accuratezza, è consigliato avere almeno tre o quattro punti per piccole aree e un numero maggiore per superfici estese. Il posizionamento accurato è cruciale: ogni target deve essere misurato con strumenti di precisione, come un GPS ad alta risoluzione, per assicurare che le coordinate siano esatte.
Vantaggi dell’utilizzo dei target artificiali
L’uso dei target artificiali offre numerosi vantaggi:
• Precisione: permette di correggere distorsioni e garantire un modello realistico.
• Georeferenziazione: inserisce l’intero rilievo in un sistema di coordinate, facilitando la mappatura.
• Controllo qualità: con i QCP è possibile verificare l’accuratezza del rilievo.
• Affidabilità: riduce gli errori durante la fase di post-elaborazione, evitando la necessità di correzioni successive.
Conclusione
I target artificiali sono strumenti essenziali per chiunque voglia realizzare un rilievo aerofotogrammetrico preciso e affidabile. La loro capacità di fornire riferimenti stabili e accurati rende possibile creare modelli tridimensionali che rappresentano fedelmente la realtà. Oltre a migliorare la precisione del rilievo, i target permettono di ottenere una rappresentazione coerente e accurata dell’area studiata, facilitando il lavoro di chi utilizza questi dati, che si tratti di ingegneri, architetti o professionisti della geografia.